Nicola ha sorprendentemente rivitalizzato un Genoa destinato alla B, ora la vera sfida sarà tenere il passo.
di Jacopo D’Antuono
Questo Genoa ha tutte le carte in regola per centrare l’impresa della salvezza. Lo ha dimostrato uscendo indenne e a testa alta da campi difficilissimi come Firenze e Bergamo, ma anche battendo Cagliari in casa e Bologna fuori. Ciononostante la classifica resta allarmante, perché se il campionato finisse oggi il Genoa precipiterebbe in Serie B. Bisogna sperare che la decisione di Preziosi di puntare su Davide Nicola non si riveli tardiva, anche perché lui più di così non può davvero fare. Mantenere il passo sarà la vera sfida del Grifone da qui in avanti. Magari strappando un altro punticino con una Lazio versione scudetto che ad oggi sembra incontrastabile. Di certo il Genoa orgoglioso di Nicola non partirà battuto e davanti ai suoi tifosi venderà la pelle a caro prezzo. Tifosi che giustamente hanno gioito profondamente per il successo al Dall’Ara e per la classifica che ha coinvolto anche altre squadre nella bagarre salvezza, tra cui la Sampdoria.
Genoa, piedi per terra e mantenere il passo
E’ giusto godersi la rivitalizzazione firmata Nicola, ma anche restare coi piedi ben saldi a terra perché il Genoa non è ancora uscito dalla tempesta. Pur centrando un filotto importantissimo, infatti, i rossoblu restano sul fondo e per evitare la retrocessione servirà continuità da qui alla fine. Il Lecce intanto non si ferma più, la Sampdoria invece dà segnali di cedimento e anche Udinese e Torino non appaiono del tutto al sicuro dal pericolo Serie B. Come detto dal mister il Genoa deve continuare a guardare se stesso e fare la sua parte, solo così la squadra potrà ripararsi dalle critiche che in parte erano piovute nella gestione Andreazzoli e Thiago Motta. Soprattutto la parentesi dell’italo brasiliano ha pesato negativamente sul Genoa, che in poche settimane si è scavato pericolosamente la fossa verso la Serie B. Il recente entusiasmo deve servire alla squadra per risollevarsi, ma attenzione agli squilli di tromba eccessivi. Qualcuno parla già di futuro e di una società pronta a divertirsi l’anno prossimo. Uno scenario agghiacciante e non credibile ovviamente. L’attuale gestione è giunta al capolinea, benché probabilmente sia stata in grado di fare un mercato che ad oggi ha dato più frutti di quanto ci si aspettava. Su questo, forse, siamo stati tutti un po’ troppo severi.