Il suo curriculum da allenatore contiene la sola esperienza alla guida della nazionale dell’Ucraina, conclusa con un piazzamento prestigioso agli ultimi europei di cacio: i quarti di finale.
Adesso Shevchenko sogna l’Italia e il Genoa punta forte sulla sua fame e sulle doti intraviste in questi anni alla guida della Nazionale.
La proprietà americana lo ha convinto in pochi minuti, con un’offerta importante e la promessa di rinforzare la squadra a gennaio con giocatori pronti e in grado di fare bene anche in prospettiva.
Il Genoa quindi crede fortemente nella permanenza in A e vuole giocarsi la carta Sheva, nella speranza di prendere il jolly per il futuro.
A livello mediatico i rossoblu hanno già fatto bingo, ma il verdetto più importante lo darà poi il campo.
Ultime ore di riflessione, quindi, e poi il benservito a Ballardini, il meno colpevole di una situazione difficilissima.
Non sarà una sorpresa per lo Zio, che sapeva di aver bisogno di più punti per evitare l’esonero.
Mentre scrivo – 01.36 – manca l’ufficialità ma salvo sorprese arriverà nelle prossime ore.
Sheva dunque è pronto, Pirlo -altro candidato – non ancora.
L’ucraino lo ha scavalcato nella corsa alla panchina del Genoa aprendo immediatamente al suo approdo sotto la lanterna. Un sì più istintivo che ponderato.
In ballo due o tre anni di contratto a condizioni importanti.