Genoa, strategia dell’attesa non diventi immobilismo. L’urlo silenzioso di Balla e le trattative in corso

Genoa, strategia dell’attesa non diventi immobilismo. L’urlo silenzioso di Balla e le trattative in corso

Il Genoa resta vigile sul mercato, ma non spicca il volo. Ha portato a casa Sirigu, Vanheusden, Sabelli e Buksa ma all’appello mancano ancora tre innesti almeno. Società e allenatore li hanno già individuati, ma in tempi di Covid-19 e crisi economica i tempi delle contrattazioni si sono allungati tremendamente. Un po’ tutte le società stanno adottando la strategia dell’attesa sul mercato, con la differenza che il Genoa necessita, più di altre, di rinforzarsi. Ha perso Perin, Strootman e Zappacosta, ma anche un certo Scamacca che ha sempre offerto un contributo importante in attacco.

Il presidente Preziosi li rimpiange ma si dice convinto di poter allestire una squadra che potrà fare meglio della stagione precedente. Un’impresa ardua se consideriamo quali sono i presupposti. In tutto questo mister Ballardini resta in rispettoso silenzioso, con uno sguardo enigmatico e a tratti imperturbabile. In un’intervista concessa a Telenord, tuttavia, ha fatto capire di essere stato molto chiaro nei confronti della società. “Servono giocatori che sappiano fare bene il loro mestiere e mostrino ai giovani come comportarsi in campo e fuori”, ha detto brevemente il mister.

Ballardini aspetta e spera, il presidente si appiglia alla sua esperienza per ottenere il massimo con le poche risorse disponibili. E qui arriviamo al primo nodo, con il tecnico che sente fortemente la responsabilità sulle sue spalle. Lo Zio non è uno che si spaventa facilmente, ma il suo grido silenzioso ha fatto capire una cosa: così non ci siamo ancora. “I giovani hanno entusiasmo ma i meno giovani conoscono meglio la strada. Servono 16-18 giocatori che aiutino i ragazzi a crescere”, ha spiegato il tecnico ai microfoni di Pinuccio Brenzini.

Insomma mancano ancora diversi elementi all’appello e anche in uscita il Genoa dovrà lavorare parecchio. E’ una situazione ingarbugliata: il Genoa perlomeno non sta compiendo mosse azzardate e fin qui ha evitato capriole pericolose e confusionarie. Attenzione però a non varcare il confine e diventare pericolosamente cauti. Da lì all’immobilismo il passo sarebbe breve e a risentirne sarebbe la qualità della squadra. Oltretutto, allo stato attuale, il Grifone non è certo competitivo per salvarsi; infatti ha in lista una serie di obiettivi su cui prima o dopo dovrà svoltare.

Pedro Rodriguez è il nuovo nome, mentre Lammers resta in stand by. A centrocampo invece hanno perso consistenza le percentuali di un ritorno di Kucka, che il Parma vorrebbe trattenere. Resta in piedi l’idea Edimilson Fernandes del Mainz, mentre per la difesa si continua a lavorare per il ritorno di Goldaniga. Dunque restiamo in attesa di capire con quale rosa il Genoa affronterà la stagione. Ballardini nel frattempo continua a scegliere la strada del silenzio. Un silenzio che, forse, vale più di mille parole. “Io sono stato chiaro con direttore sportivo e società. E’ giusto che io sia chiaro con loro e non dica niente a voi giornalisti“, le sue parole dopo la vittoria in amichevole contro il Wacker Innsburck.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.